Vorresti investire in equity crowdfunding, ma hai tante domande senza risposta…
Perché questo libro
Questo libro nasce per dare risposte alle domande che si pone chiunque si avvicini per la prima volta al mondo dell’equity crowdfunding. Non è un testo accademico, per esperti e addetti ai lavori, ma un manuale pratico per chi è curioso e vuole capire come funziona questo formidabile strumento, prima di fare il suo primo investimento.
Per fare delle buone scelte, il primo passo è informarsi…
Cosa troverai nel libro
Il libro include un vero e proprio percorso per una migliore padronanza delle opportunità dell’equity crowdfunding. Tra i principali argomenti troverai:
- Cos’è e come funziona l’equity crowdfunding
- Come valutare un progetto di raccolta
- Quali sono le tutele previste per gli investitori
- Cosa rischi quando acquisisci le quote di una startup
- Come operano i portali di crowdfunding
- Quali vantaggi hai investendo in equity crowdfunding
- Quale trattamento fiscale è oggi previsto
- Cosa prevede il nuovo Regolamento Europeo sul Crowdfunding.
All’interno del libro sono inoltre presenti anche alcuni interventi di autorevoli esperti sull’argomento, pronti a supportare le tue conoscenze più specifiche sul crowdfunding.
Il libro è attualmente disponibile su Amazon. Tuttavia, per un breve periodo promozionale potrai scaricarlo compilando il form su questa pagina.
Cosa dicono del libro
Un libro utile, pratico e ricco di consigli e suggerimenti per chi vuole lanciare una startup o capire come funziona questo mondo. Ben scritto e di facile comprensione.Recensito su Amazon
⭐⭐⭐⭐⭐
Una guida utilissima per chi si vuole avvicinare per la prima volta al mondo del crowdfunding, ma ho trovato delle chicche anche per chi già se ne intende.Recensito su Amazon
⭐⭐⭐⭐⭐
Si fa presto oggi a dire startup e Equity Crowdfunding! Per addetti ai lavori o appassionati di economia sono due parole chiave della cosiddetta New Economy. Ma leggendo questo agile libro veramente ci si può rendere conto delle mille sfaccettature che si celano dietro ai due termini. Inutile dire che lo consiglio soprattutto agli addetti ai lavori…Recensito su Amazon
⭐⭐⭐⭐⭐
Una ottima guida per chi si avvicina all’equity crowdfunding. Un manuale snello ma completo per i neofiti del crowdfunding, e non solo. Aggiornato con le ultime novità.
Recensito su Amazon
⭐⭐⭐⭐⭐
Ottimo libro!! Chiaro e completo anche per chi ha iniziato ad affacciarsi a questo argomento!
Recensito su Amazon
⭐⭐⭐⭐⭐
Non solo un manuale! Se cercate uno strumento in grado di guidarvi nel mondo dell’equity crowdfunding, avete trovato quello che fa per voi! Semplice ma completo, è più di un manuale: è un vero e proprio tool a supporto di chi si addentra in questo mondo complesso. Fondamentale per gli investitori. Utile per tutti.
Recensito su Amazon
⭐⭐⭐⭐⭐
L’autore
Salvatore Viola
linkedin.com/in/salvatore-viola
Salvatore è un imprenditore ed esperto di marketing e comunicazione per il crowdfunding. Ha seguito con successo decine di campagne sulle più importanti piattaforme di raccolta fin dal 2016, quando l’equity crowdfunding ha mosso i primi passi in Italia.
Oltre ad essere founder di Startup-News.it, co-founder di Dynamo-lab.com e investitore in diverse startup, Salvatore è anche advisor presso CrossFund, portale di raccolta internazionale.
Si occupa, inoltre, di business development e digital strategy, è formatore e docente di marketing e comunicazione per enti, aziende e istituti universitari.
Hanno partecipato con i loro interventi, tra gli altri, Tommaso Baldisserra Pacchetti (CEO di CrowdFundMe), Laura Loprieno (CEO e Co-Founder di Dynamo-Lab), Roberto Rais (Esperto di finanza per l’equity crowdfuding), Francesco Zorgno (Business Angel e Founder di Seed Money).
FAQ – Le risposte alle domande più frequenti di chi vuole guadagnare, investendo in equity crowdfunding
L’equity crowdfunding o crowdfunding azionario è un modello di finanziamento che permette a singoli investitori di impiegare le proprie risorse nel capitale di una società.
Si distingue dal crowdfunding reward based e dal donation in quanto dà agli investitori un titolo di partecipazione nella società con i relativi diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano, includendo anche eventuali distribuzioni di dividendi futuri.
A differenza dei metodi convenzionali di raccolta di capitale per le società in fase iniziale, che si basano principalmente sugli investimenti di un piccolo gruppo di investitori professionali, il crowdfunding azionario si rivolge a un gruppo più ampio di partecipanti non necessariamente esperti del settore dei finanziamenti. L’idea principale dell’equity crowdfunding è quella di raccogliere il capitale richiesto ottenendo piccoli contributi da un gran numero di investitori.
In Italia, con il termine “startup innovativa” ci si riferisce a quanto stabilito dal decreto legge 179/2012 art. 25-32, detto anche “Decreto crescita-bis”, il quale definisce che una startup innovativa sia una nuova azienda, costituita da meno di 5 anni, che risponde a una serie di requisiti, tra i quali i più notevoli sono che la startup in questione deve essere ad alto contenuto tecnologico o innovativo e deve spendere un 15% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo. Anche il personale facente parte del gruppo deve avere determinate qualifiche, come ad esempio essere laureato ed in possesso di qualifica di ricercatore. Alle startup innovative vengono offerte notevoli agevolazioni ed aiuti rivolti alla crescita ed internazionalizzazione della stessa. L’obiettivo principale di questa iniziativa è di creare nuovi posti di lavoro e favorire tecnologie che hanno un forte impatto sull’economia nazionale.
Sono portali internet che permettono la raccolta del capitale di rischio (funding) da parte di startup e PMI facendo appello a un vasto numero di investitori (crowd) non professionali che possono partecipare con somme anche di modesta entità. Vigilate da Consob, queste piattaforme consentono alle aziende di proporre le proprie offerte, e agli investitori di effettuare l’investimento in capitale di rischio. Il suo funzionamento è semplice e non richiede lungaggini burocratiche.
Un’azienda si presenta online sulle piattaforme apposite, spiega i suoi obiettivi e fissa il target di raccolta che dovrà essere raggiunto entro la fine della campagna.
In Italia, il primo paese europeo a implementare una normativa specifica in merito, ha allargato a tutte le PMI la possibilità di accedere ai portali crowdfunding; virtualmente ogni impresa può raccogliere capitali online.
Sì. Stando al regolamento del Consob, l’organo che vigila sui portali di crowdfunding, un investitore può cambiare idea e ritirare il suo investimento a 2 condizioni con le relative tempistiche:
- 7 giorni dalla data dell’adesione tramite comunicazione sul portale e secondo le modalità indicate dallo stesso
- 7 giorni dalla data in cui vengono rivelate nuove informazioni (oppure se venisse segnalato un errore) che modificano quanto riportato in precedenza sul portale.
Informazioni cruciali che potrebbero determinare questa decisione potrebbero includere un cambiamento negli interessi che verranno liquidati oppure aggiornamenti sullo status dell’impresa.
In entrambi i casi, l’investitore può recedere senza alcuna spesa aggiuntiva e la somma versata verrà interamente restituita.
Non si può negare che investire in una startup comporti dei rischi maggiori rispetto agli investimenti tradizionali.
I principali tra questi sono:
- Rischio di perdita del capitale. Con la sottoscrizione di capitale di startup e PMI innovative si partecipa per intero al rischio economico dell’impresa stessa. Occorre anche considerare che, trattandosi spesso di società operanti in ambiti innovativi il rischio risulta essere aggravato dalla mancanza di storicità del settore;
- Rischio di illiquidità. Gli strumenti finanziari emessi dalle startup e PMI innovative non sono negoziati in mercati regolamentati (come Borsa Italiana). La compravendita tra privati resta per ora l’unico modo per liquidare la somma investita;
- Mancanza iniziale di dividendi. Per una startup ci potrebbero volere alcuni anni prima di diventare profittevole. Inoltre per le startup innovative non è possibile distribuire dividendi per la durata di 5 anni.
Non c’è una somma minima per poter iniziare ad investire. Infatti, è nella libertà di ciascun emittente poter stabilire una determinata soglia minima, in linea di massima la maggior parte degli investimenti utilizzano importi di € 250 o € 500 o € 1.000. In ogni caso, nella pagina di presentazione di ogni campagna è sempre evidenziato l’importo minimo (detto anche chip minimo) di investimento previsto per la specifica iniziativa in modo tale che l’investitore possa fare una scelta ben informata.
L’investimento è finalizzato alla sottoscrizione del capitale di rischio di una società e, pertanto, non vi è alcuna garanzia del successo di tale operazione. L’ammontare del capitale investito può quindi essere perduto tutto o in parte a seconda dell’andamento futuro della società il cui capitale viene sottoscritto.
Bisogna comunque ricordare che le varie proposte di investimento disponibili su di una piattaforma di equity crowdfunding vengono prima vagliate attentamente da esperti nel settore.
Inoltre, per persone che non fossero investitori esperti, molte opportunità di investimento sarebbero completamente precluse se non fosse per queste piattaforme che mettono a disposizione i loro servizi. Per quanto riguarda la protezione da frodi o truffe, tutte le maggiori piattaforme offrono garanzie sul capitale investito e organi di controllo come Consob vigilano sull’operato delle piattaforme stesse.
Quando non viene raggiunto l’obiettivo minimo di raccolta, la campagna viene dichiarata nulla e tutti i capitali fino ad allora accumulati saranno riaccreditati sui conti correnti di provenienza di ciascun investitore.
Quando una campagna ha raggiunto il 100% del suo obiettivo minimo di finanziamento, si dice che vada in overfunding. A quel punto, se ha impostato anche un obiettivo massimo può continuare ad accettare ulteriori investimenti in cambio del rilascio di più equity. Chiunque investa mentre un’azienda è in overfunding ha esattamente gli stessi diritti di chi ha investito prima di overfunding. In questo modo una startup può continuare a raccogliere fondi anche dopo che ha superato la soglia minima stabilita e accertarsi di avere abbastanza risorse per raggiungere i prossimi obiettivi. In genere, quando si fissa un obiettivo minimo e uno massimo di raccolta, si esplicita anche in che modo verranno utilizzati i fondi sia che raggiunga solo il primo goal, sia che si raggiunga anche il secondo.
Per investire in una campagna di equity crowdfunding non è prevista alcuna commissione a carico dell’investitore per la sottoscrizione di quote e in alcuni casi ci sono degli incentivi per chi volesse impegnare il proprio capitale. Infatti, l’incentivo fiscale previsto dal Ministero dello Sviluppo economico prevede consistenti detrazioni IRPEF (tramite la dichiarazione dei redditi) per gli investimenti nel capitale di rischio di startup innovative e di PMI innovative.
Note sull’editore
Dynamo è la prima agenzia di comunicazione italiana ad essersi occupata di equity crowdfunding.
Nel 2016 ha seguito CleanBnB, una delle prime 5 campagne del Paese e la prima sulla piattaforma CrowdFundMe. Da allora sono state tantissime le startup che hanno raccolto (anche su più campagne e non solo in Italia) avvalendosi delle strategie di marketing e comunicazione messe a punto da Dynamo. Fra queste, oltre alla citata CleanBnB, Morphcast, Seed Money, Open Seed, Birrificio 620 Passi, Floky, PlayWood, Yookye, RepUP, Gas Gas, DoctorApp, MeetMyPet, MUV, Motus Operandi, Edugo e tante altre.
Dynamo è il punto di riferimento italiano per l’equity crowdfunding grazie al suo team di esperti e alla fitta rete di contatti e relazioni costruite in oltre 20 anni di esperienza.
Dynamo è editore di startup-news.it, portale dedicato a startup e investitori.
Dynamo è socio di SeedMoney e OpenSeed.
Vuoi avviare una campagna per la tua startup?
Vuoi conoscere nuove aziende su cui investire?
Scrivici su crowd@dynamo-lab.it
Copyright © 2022 Dynamo
1° edizione febbraio 2022
Tutti i diritti di questo libro sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a titolo gratuito. Questo libro non vuole essere in nessun modo una promozione all’investimento in equity crowdfunding, ma ha uno scopo esclusivamente informativo. Il lettore si assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di investimento.