Quando si parte con una nuova attività, di solito si pensa subito (e giustamente) al nome, al business plan e si corre alla ricerca di fondi. Ma si tralascia in molti casi l’immagine del brand. Il vestito con cui ci presenteremo al pubblico. Si tratta invece di un elemento di primissimo piano. Oggi creare un brand è fondamentale per emergere dalla concorrenza con un proprio carattere distintivo.
Se vai a una festa, in che modo di presenti? Giacca e cravatta? Scarpe da ginnastica? In base al contesto cerchi di pensare alla tua immagine, ma di certo, non tiri fuori dall’armadio delle cose a caso. Perché chi ti vede per la prima volta, tu sei quell’abbigliamento e ciò racconta molte cose di te. La prima impressione è molto importante per le persone e per le aziende non è diverso. Costruire bene la propria identità posa il primo tassello per il successo della tua azienda che si basa su tre passaggi.
- La brand identity – dice chi sei e lo comunica al mondo.
- La brand awareness – la gente sa chi sei e ti riconosce.
- La brand reputation – oltre ad essere riconoscibile, il tuo brand è anche apprezzato.
Ma cosa racconta il tuo brand?
La brand identity racconta sostanzialmente 4 cose: la tua mission, i tuoi valori, il tuo modo di lavorare e gli aspetti collaterali che evoca. Quest’ultimo aspetto è quello più interessante dal punto di vista dell’immagine e si basa sul logo, i colori, il font, il messaggio giusto confezionato dal copy, eccetera. Le linee guida del tuo brand sono il look che vuoi dare alla tua azienda e perché no, a te stesso (personal branding). Un logo disegnato da un professionista prevede a monte un ragionamento accurato delle linee guida da adottare. Questo perché dovrà essere presente ovunque: nella firma, nei documenti ufficiali, nei preventivi ai clienti, sulle pagine social e così via. Per questo ha bisogno di uno studio serio che specifichi dove e come andrà usato, con quale sfondo, a che distanza da un margine e così via.
Il brand per una startup
Per una startup che si approccia al mercato, il brand è essenziale. Un nome troppo lungo come appare in un logo? Come appare sullo schermo di uno smartphone? Si legge chiaramente? Risulta “impastato”? E se la nostra startup ha un’app, in che modo può essere riconoscibile nel mare magnum degli store? Considerando queste veloci premesse, va da sé che non si può basare la propria immagine sul colpo di genio del CEO o dell’amico bravo con il computer. Davvero mettereste la vostra immagine in mano a qualcuno che una volta ha visto fare quella cosa? Ma neanche affidarsi ai freelance di Fiver può essere la giusta soluzione. Quanti loghi avranno prodotto a 20 dollari l’uno, del tutto simili al tuo? L’approccio più giusto è quello di ragionare, provare, abbozzare e poi trasferire il tutto a un professionista. Potremo commentare e scartare le sue proposte, ma questo dialogo ci farà capire ancora meglio quanto importante e delicato sia questo aspetto. Il tuo brand è un abito su misura, e per cucirlo a dovere serve un sarto vero.